In classe abbiamo letto un libro scritto da uno storico del luogo,, Antonio Bertillo. Lui racconta che nella primavera di quell' anno a Marina arrivarono sfollati e priginieri di guerra che si spostavano da Pescara e dalle terre circostanti dopo i bombardamenti che colpirono la città.
Gli abitanti del luogo furono molto ospitali nei confronti degli sfollati, nonostante la fame e la povertà del tempo .
Quando i tedeschi vennero a sapere che la gente ospitava gli sfollati, misero dure pene per chi offriva aiuti e premi per chi scovava i nascondigli degli sfollati e dichiarava la loro presenza.
Con la fame del tempo molta gente si vendeva ai tedeschi per lavorare alla costruzione delle fortificazioni ed essere da loro ricompensati con un po'di cibo (fave e piselli).
Quando ci fu il bombardamento del 24 maggio, nel 1944, contro la base tedesca di Marina, morirono 17 operai e ne furono feriti altrettanti.
Vi racconterò la storia di un uomo che morì quel giorno.
COLOMBARO SILVIO:era andato a lavorare a Marina da pochi giorni e nel 22/05 quando si dirigeva verso la base militare di Marina una scheggia di bomba gli trafisse la gamba sinistra e la milza.
Arrivato al ospedale i tedeschi gli amputarono la gamba e la diedero alla famiglia.
Quella notte del 22 /05 /1944 Silvio morì nel sonno.
Si pensa che le cure dei tedeschi non furono state molto approfondite per questo egli morì.
I tedeschi comunicarono alla famiglia che se non avessero ripreso il cadavere subito, lo avrebbero cremato.
Il fratello riportò la salma di Silvio caricandoselo sulle spalle, come se il morto stesse dormendo.
Te cosa orribile è la guerra!
Speriamo di non viverla mai!
Ci vediamo al prossimo incontro.
Da Riki & Giulio
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