Il
25 maggio 2015, tutte le classi 5^ del territorio di Città Sant'
Angelo, compresa la mia, siamo andati al teatro comunale per la
premiazione del progetto “RIFIUTO LO SPRECO BALOONS”. Erano presenti la vicesindaco e l'assessore all'ambiente, le quali, per prima cosa hanno presentato tutti i progetti, poi sono passate alla premiazione dei lavori ritenuti migliori, da una giuria che si era riunita qualche giorno prima.
Quello realizzato dalla mia classe è arrivato secondo.
Al momento della proclamazione alcuni nostri compagni sono saliti sul palco per ritirare il premio.
Tutti noi eravamo felici e non riuscivamo a trattenere l'entusiasmo.
Il nostro lavoro aveva coinvolto tutta la classe, per tanto tempo ed anche se è stato divertente inventare la storia per poi rappresentarla sottoforma di fumetto, a volte è risultato faticoso colorre tutte le vignette.
I personaggi però sono fantastici, nel senso che sono stati rappresentati bene dai nostri grandi disegnatori: Angelo, Leonardo, Giulio, Mattia P. e Riccardo, ma un po' tutti abbiamo collaborato sia nel disegnare le scene che nello scrivere la storia.
Il testo, seppure fantastico, è verosimile e riprende alcuni fatti realmente accaduti. La storia vede anche noi come protagonisti, ma i personaggi principali sono: il sindaco del paese, Loscovich e la sua macchina Turbetto. Ci sono anche gli abitanti del luogo a cui Loscovich vuole aspirare la memoria per cancellare ogni traccia del passato, in modo che ognuno non abbia più quel senso di appartenenza al luogo e l'interesse di difenderlo e tutelarlo. Insomma lui era un Federico Barbarossa dei nostri tempi che, approfittando del problema del paese "stato di degrado ambientale", inganna il sindaco con la sua macchina aspiratutto, garantendogli che lo avrebbe aiutato a fare ritornare il nostro bel territorio come prima, con tutti i bei colori di una volta, eliminando il grigio cupo causato dall'inquinamento e pulendo ogni ambiente dai rifiuti e dai cattivi odori.
Alla fine della storia siamo proprio bambini che riusciamo a salvare il paese dal losco individuo e, modificando le funzioni di Turbetto, lo rendiamo utile alla comunità per pulire e dare una lezione a chi non rispetta l'ambiente e le regole ecologiche.
Dopo la premiazione, soddisfatti della vincita, abbiamo lasciato il teatro, abbiamo fatto merenda in piazza tutti insieme e alla fine siamo tornati ognuno nella propria scuola.
L' unica cosa che mi dispiace è che quel giorno potevamo andare al porto turistico di Pescara per l'altra premiazione di un altro progetto a cui abbiamo partecipato, dal titolo " NOI REPORTER PER UN GIORNO" promosso dal quotidiano "IL CENTRO" di Pescara,, mandando il nostro lavoro che speriamo verrà presto pubblicato, il quale riguarda proprio il nostro territorio. Purtroppo abbiamo dovuto scegliere il teatro perché l'evento più importante per tutti era questo e non volevamo deludere il Sindaco che ci teneva tanto.
Approfitto per ringraziarlo, insieme a tutta la mia classe, per la bella esperienza che ci ha fatto fare in questi due anni, dandoci la possibilità di visitare il paese e di conoscerlo meglio, ma anche di capire quale è il suo compito e quello degli assessori del Comune.
Brenda Bianchi e Silvia Sabatini
Quello realizzato dalla mia classe è arrivato secondo.
Al momento della proclamazione alcuni nostri compagni sono saliti sul palco per ritirare il premio.
Tutti noi eravamo felici e non riuscivamo a trattenere l'entusiasmo.
Il nostro lavoro aveva coinvolto tutta la classe, per tanto tempo ed anche se è stato divertente inventare la storia per poi rappresentarla sottoforma di fumetto, a volte è risultato faticoso colorre tutte le vignette.
I personaggi però sono fantastici, nel senso che sono stati rappresentati bene dai nostri grandi disegnatori: Angelo, Leonardo, Giulio, Mattia P. e Riccardo, ma un po' tutti abbiamo collaborato sia nel disegnare le scene che nello scrivere la storia.
Il testo, seppure fantastico, è verosimile e riprende alcuni fatti realmente accaduti. La storia vede anche noi come protagonisti, ma i personaggi principali sono: il sindaco del paese, Loscovich e la sua macchina Turbetto. Ci sono anche gli abitanti del luogo a cui Loscovich vuole aspirare la memoria per cancellare ogni traccia del passato, in modo che ognuno non abbia più quel senso di appartenenza al luogo e l'interesse di difenderlo e tutelarlo. Insomma lui era un Federico Barbarossa dei nostri tempi che, approfittando del problema del paese "stato di degrado ambientale", inganna il sindaco con la sua macchina aspiratutto, garantendogli che lo avrebbe aiutato a fare ritornare il nostro bel territorio come prima, con tutti i bei colori di una volta, eliminando il grigio cupo causato dall'inquinamento e pulendo ogni ambiente dai rifiuti e dai cattivi odori.
Alla fine della storia siamo proprio bambini che riusciamo a salvare il paese dal losco individuo e, modificando le funzioni di Turbetto, lo rendiamo utile alla comunità per pulire e dare una lezione a chi non rispetta l'ambiente e le regole ecologiche.
Dopo la premiazione, soddisfatti della vincita, abbiamo lasciato il teatro, abbiamo fatto merenda in piazza tutti insieme e alla fine siamo tornati ognuno nella propria scuola.
L' unica cosa che mi dispiace è che quel giorno potevamo andare al porto turistico di Pescara per l'altra premiazione di un altro progetto a cui abbiamo partecipato, dal titolo " NOI REPORTER PER UN GIORNO" promosso dal quotidiano "IL CENTRO" di Pescara,, mandando il nostro lavoro che speriamo verrà presto pubblicato, il quale riguarda proprio il nostro territorio. Purtroppo abbiamo dovuto scegliere il teatro perché l'evento più importante per tutti era questo e non volevamo deludere il Sindaco che ci teneva tanto.
Approfitto per ringraziarlo, insieme a tutta la mia classe, per la bella esperienza che ci ha fatto fare in questi due anni, dandoci la possibilità di visitare il paese e di conoscerlo meglio, ma anche di capire quale è il suo compito e quello degli assessori del Comune.
Il nostro meritato premio: assegnone di 300 € |
Brenda Bianchi e Silvia Sabatini
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